Il sole fa bene...ma sempre con moderazione

24 maggio 2024

È risaputo che l'esposizione al sole è essenziale: è la principale fonte di vitamina D (ne produciamo ben il 90% grazie al sole; solo il restante 10% lo introduciamo tramite i cibi).

La vitamina D è fondamentale per rinforzare le ossa ed il sistema immunitario contro malattie infettive, malattie autoimmuni e cardiovascolari. Inoltre, il sole stimola la produzione di endorfine, ovvero i neurotrasmettitori che aiutano a infondere una sensazione di benessere e a ridurre lo stress e il dolore.
Nonostante questi importanti benefici, esistono alcuni rischi a cui bisogna porre particolare attenzione.

Quali sono i rischi dell'esposizione solare?

  • Photoaging (o fotoinvecchiamento): si tratta dell'invecchiamento cutaneo causato dall'esposizione reiterata nel tempo al sole e ai raggi ultravioletti (sia UVA che UVB). Il DNA delle cellule cutanee subisce un danno cronico (dovuto appunto alle continue esposizioni) che si va a sommare ai danni dell'invecchiamento biologico. Il risultato sarà un invecchiamento precoce della pelle dovuto al danneggiamento del collagene, riconoscibile tramite perdita di elasticità, rughe profonde e diffuse, macchie solari, capillari dilatati, cute secca e ruvida, ridotta compattezza, cheratosi attinica, e talvolta tumori della cute.
  • Tumori della cute: esistono ormai moltissimi studi che dimostrano la correlazione tra esposizione solare e tumori della pelle, di seguito ne illustriamo uno che ci aiuterà a spiegare questo punto. I raggi solari, i cosiddetti raggi ultravioletti (UVA e UVB) sono stati classificati dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC) tra i carcinogeni sicuri per l'uomo e contribuiscono alla formazione dei tumori della pelle. Un articolo, pubblicato sull'International Journal of Cancer, conferma che il 91% di tutti i melanomi degli Stati Uniti sono collegati alle radiazioni ultraviolette (soprattutto da esposizione solare) e sarebbero prevenibili proteggendo la pelle in modo adeguato.
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Tuttavia ci sono altri fattori che contribuiscono alla formazione dei melanomi, per esempio fattori genetici (predisposizione familiare), o altre caratteristiche personali come pelle chiara e presenza di nei.


  • Danni agli occhi: i raggi ultravioletti potrebbero provocare anche danni agli occhi come carcinoma squamoso della cornea o della congiuntiva, cataratta, pterigio e danni alla retina.
  • Danni alle labbra: per chi soffre di herpes labiale, l'esposizione al sole può riattivare il disturbo.

Come possiamo proteggerci e beneficiare del sole diminuendo i rischi?

Non esistono regole universali per tutti, per ogni luogo, stagione e per ogni carnagione ed età; tuttavia, possiamo elencarvi alcuni consigli molto semplici da mettere in atto:

  • Usare protezioni solari: la protezione solare va usata anche in città, anche d'inverno! I raggi UV non vanno mai in vacanza e se vogliamo proteggere la nostra salute ed anche la bellezza della nostra pelle, l'ideale sarebbe utilizzare almeno un SPF 15 (meglio ancora 30 o 50+). Per fortuna oggi esiste una vastissima scelta di prodotti cosmetici con SPF: colorati, trasparenti, con texture evanescente e leggera o con texture ricca e cremosa, in gel, in crema, in mousse, in fondotinta, ecc. Quindi abbiamo l'imbarazzo della scelta.
    Per quanto riguarda invece le esposizioni prolungate, come ad esempio al mare, in montagna, al lago, è opportuno riapplicare la protezione solare con frequenza a seconda di quanto si suda, dopo ogni bagno/doccia e dopo lo sport, o comunque ogni una o due ore al massimo, anche se si è già abbronzati. Molto importante è anche il discorso della quantità di protezione solare da applicare: se vogliamo essere davvero ben protetti, non bisogna lesinare con la quantità di prodotto. Vietato utilizzare i prodotti avanzati dagli anni precedenti, perchè l'SPF non sarà più efficace ed in generale la stabilità del prodotto stesso potrebbe essere compromessa.
  • Attenzione ai bambini al sole: i neonati sotto i sei mesi non andrebbero esposti al sole a lungo e nelle ore più calde (in generale evitare gli orari dalle 11:00 alle 16:00), in ogni caso è bene tenere sempre i bambini sotto l'ombrellone, proteggerli con protezioni solari adeguate (tassativamente SPF 50+, riapplicata di frequente e in dose generosa), utilizzare cappellini e indumenti da mare che non lascino filtrare i raggi UV.
  • Indossare occhiali da sole in modo da proteggere anche gli occhi, balsami e burri labbra con filtri solari, cappelli e abiti leggeri che coprano braccia e gambe.
  • Fare attenzione agli orari di esposizione (evitare gli orari tra le 11:00 e le 16:00), valutare i fattori atmosferici, altitudine e latitudine.
  • Effettuare controlli dermatologici e controlli nei annualmente.

Per ulteriori dubbi e consigli, non esitare a passare in farmacia!


Un caso esempio

Un uomo di 69 anni con una storia di graduale ispessimento e rughe della pelle sul lato sinistro del viso (in foto).

L'esame obiettivo mostrava ipercheratosi con creste accentuate, comedoni multipli aperti e aree di elastosi nodulare. L'uomo in questione è un ex camionista, che per 28 anni di lavoro, ha esposto quotidianamente metà volto all'azione dannosa dei raggi UV.
Fonte: The New England Journal of Medicine (NEJM)

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